SCIOPERO GENERALE COSTRUZIONI, 20 MILA IN PIAZZA PER CHIEDERE LO SBLOCCO DEI CANTIERI E IL RILANCIO …

“Quella di oggi è una grande piazza, una grande manifestazione di uomini e donne di un settore importante per la crescita del Paese” – ha dichiarato Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl. “Quello delle costruzioni, è il settore che più ha sofferto della crisi, migliaia le aziende chiuse e fallite” ha ricordato la leader della Cisl. “Le infrastrutture sono un volano per la crescita.  Occorre dunque una svolta per sbloccare i cantieri e rilanciare l’occupazione in questo settore fondamentale per il Paese”.  E sull’incontro di oggi a Palazzo Chigi “il Governo ora ci ascolti  – ha detto – e mi auguro che cambi rotta”. “E’ fondamentale far ripartire l’edilizia”, ha detto la Furlan dopo l’incontro con il governo sul decreto sblocca cantieri. “Piazza del Popolo oggi era strapiena di tanti lavoratori dell’edilizia che hanno detto con chiarezza che il primo tema è il lavoro in questo settore così importante, dove abbiamo perso oltre 600.000 posti e migliaia di imprese sono fallite. Il tema di far riparte il settore dell’edilizia è fondamentale: per ogni euro che si investe in costruzioni se ne mobilitano 3, ed è quindi un modo per far crescere il Pil e l’occupazione: la priorità è sicuramente riaprire i cantieri in sicurezza e legalità”. “Abbiamo detto a Conte – precisa la segretaria generale della Cisl – che per noi è fondamentale che eventuali correzioni al codice degli appalti non devono minimamente allargare il subappalto e diminuire la sicurezza: sicurezza e legalità vanno di pari passo. Abbiamo bisogno di sbloccare da subito le grandi e le medie opere; 600 quelle bloccate e ancora mai partite ma già con le risorse stanziate e che bisogna spendere, fare le opere che collegano l’Italia con il resto d’Europa. Dobbiamo evitare che in questo paese si continuino a rinviare interventi importanti sull’assetto idrogeologico e sulla sicurezza del suolo. “La settimana prossima partirà il tavolo tecnico – ha concluso la sindacalista – per vedere nel dettaglio come il decreto andrà fatto”.

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