MUORE EDILE A GRAVINA, CISL E FILCA: “PIU’ SICUREZZA NEI CANTIERI”

“Le morti sul lavoro continue riempiono le cronache dei giornali e gonfiano le statistiche di questa mattanza che ormai da anni colpisce il mondo del lavoro italiano, senza comunque registrare un’inversione di questa tendenza negativa che non trova freni né dall’impianto legislativo posto a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori né dalla consistenza dei controlli degli organi ispettivi in fase preventiva che scontano ovviamente organici e forze in campo sicuramente insufficienti per monitorare il panorama complessivo delle aziende dei nostri territori, che solo tra Bari e BAT, siamo a 130.000 aziende attive”.

I Segretari Generali della Cisl di Bari Giuseppe Boccuzzi e della FILCA Cisl Puglia Antonio Delle Noci, esprimono profondo cordoglio alla famiglia dell’operaio Giuseppe D’Erasmo, morto a Gravina, che chiamato ad operare nella sua attività ordinaria ha incontrato la morte anziché le condizioni di un lavoro sicuro.

“Il drammatico incidente di Gravina – aggiunge Delle Noci –  è la tragica conferma che l’edilizia resta uno dei settori più a rischio, con un tributo di vite umane che è inaccettabile. Nella piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto nazionale abbiamo dato ampio spazio alle nostre proposte sulla sicurezza e sulla legalità. In particolare chiediamo il contratto di cantiere da applicare a tutti coloro che svolgono lavorazioni edili, maggiori vincoli e verifiche per garantire la regolarità dei lavoratori, più formazione e sicurezza per rendere il cantiere un luogo sempre più sicuro. Confidiamo nel buon senso delle nostre controparti, per fare in modo che i cantieri non siano più luoghi di pericolo e lutto ma ambienti sicuri nei quali assicurare la dignità di tutti i lavoratori impiegati”.

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