“Nei cantieri pugliesi si continua a morire: dall’inizio dell’anno è morto in media un edile al mese, un tributo di sangue inaccettabile e che impone di adottare misure drastiche e celeri per fermare questa strage”. Lo ha dichiarato Antonio Delle Noci, segretario generale Filca-Cisl Puglia, commentando l’incidente mortale a Tricase, in cui ha perso la vita un edile caduto da una scala mentre effettuava lavori su una veranda di un’abitazione privata. “Dopo l’incidente di Palmariggi di qualche giorno fa – prosegue Delle Noci – il Salento è di nuovo teatro di un incidente mortale in un cantiere. Oggi ha perso la vita un edile 68enne: non è possibile a quell’età lavorare nei cantieri – denuncia – salire su una impalcatura, continuare a svolgere un lavoro usurante come quello edile. Gli operatori sindacali della Filca sono impegnati per capire la dinamica dell’incidente, ma è ora che le istituzioni mettano in pratica quello che anche a livello nazionale chiediamo da tempo: più controlli, più prevenzione e formazione, rafforzamento delle sanzioni, incremento degli organici ispettivi, attuazione della Patente a punti, applicazione del contratto edile, nessuna destrutturazione delle regole e delle tutele, a partire dal subappalto. Nei cantieri bisogna garantire la legalità e la trasparenza, insieme alla sicurezza e alla dignità dei lavoratori. Ogni vittima sul lavoro è una sconfitta per la società; oggi è il giorno del dolore, ci stringiamo ai familiari dell’edile scomparso”, ha concluso il segretario generale della Filca Puglia.
