EDILIZIA: CON RIPARTENZA CANTIERI LA SICUREZZA RESTA LA PRIORITA’

“Una ripresa frettolosa e disordinata del lavoro nei cantieri metterebbe seriamente a rischio la salute dei lavoratori edili, una cosa per noi assolutamente inaccettabile. Ecco perché bisogna approfittare di questa sosta forzata per decidere tutti insieme le modalità per una ripresa sicura, prudente, graduale, organizzata, in modo da garantire la tutela dei lavoratori ma anche la ripresa di un settore letteralmente azzerato dall’emergenza sanitaria in corso”. Lo dichiara Antonio Delle Noci, segretario generale Filca-Cisl Puglia. “Le costruzioni nella regione sono letteralmente ferme: si calcola che lavorino poco più di 3-4.000 addetti, su un totale di 30.000 lavoratori iscritti nelle Casse edili. Dobbiamo però utilizzare questo stallo per mettere nero su bianco tutte le precauzioni da adottare per garantire la massima sicurezza quando finalmente i cantieri riapriranno. Inoltre sarebbe utile fare il punto delle risorse disponibili e spendibili, con un monitoraggio dei cantieri da riavviare subito, dando la massima priorità all’edilizia scolastica, a quella sanitaria e alle infrastrutture più importanti. Vigileremo con grande attenzione sull’adozione delle disposizioni di sicurezza da parte delle aziende edili che riprenderanno l’attività, non dimenticando che per molte imprese, mi dispiace dirlo, la sicurezza è sempre stata ritenuta solo un costo, un optional. Da parte nostra proponiamo la riorganizzazione del lavoro nei cantieri su due turni, una attenzione ancora maggiore per gli over 55, un coinvolgimento più attivo dei nostri Enti bilaterali, lo snellimento della burocrazia verso una ‘semplificazione virtuosa’, senza concessioni su legalità e sicurezza, e infine un coordinamento regionale di verifica e controllo. Chiediamo inoltre ai Prefetti delle province pugliesi di coinvolgere anche i sindacati di categoria, oltre a quelli confederali, per valutare le richieste di aziende di riprendere l’attività. Infine – conclude Delle Noci – gli ammortizzatori sociali sono per noi motivo di grande preoccupazione. I dati sulla Cig in deroga, ad esempio, parlano di poche centinaia di domande elaborate da parte dell’Inps, su un totale di 30 mila richieste che interessano 100 mila lavoratori. Molti di questi lavoratori sono dell’edilizia. Per non parlare dei tempi di pagamento: ad oggi non abbiamo notizia di un solo istituto bancario in tutta la regione che abbia erogato una anticipazione. Una situazione grave e inaccettabile che rischia di mettere in serie difficoltà migliaia di famiglie, una vera emergenza sociale”.

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