“Ogni giorno il bollettino di guerra delle morti sul lavoro si implementa di tragedie e lutti che colpiscono i lavoratori e le lavoratrici da Nord a Sud, giovani e meno giovani, italiani e stranieri. Il carro funebre questa volta è arrivato purtroppo nella provincia di Bari: un giovanissimo lavoratore albanese di 28 anni ha perso la vita in un’azienda industriale alla periferia di Altamura”. Lo dichiarano Giuseppe Boccuzzi e Antonio Delle Noci, segretari generali della Cisl e della Filca-Cisl di Bari.
“La Cisl e la Filca baresi – proseguono – esprimono con grande dolore il proprio cordoglio e vicinanza ai familiari per questa prematura e tragica scomparsa del giovane lavoratore Kreshnik Gockaj. Anche questa odierna morte sul lavoro in provincia di Bari non diventi un numero statistico per le cronache, perché insieme alle altre 600 già registrate quest’anno in tutta Italia sono dei veri e propri delitti sociali di un Paese che non riesce a garantire e determinare rigorose condizioni di sicurezza in ogni luogo di lavoro”.
“E’ evidente che l’attuale sistema normativo e di controllo ma anche e soprattutto una cultura della sicurezza sul lavoro appaiono sempre più deboli rispetto a condotte diffuse di scarsi investimenti sulla sicurezza del lavoro, nella formazione e nella dotazione di adeguati dispositivi, che trascurando il lavoratore in quanto persona, mettono al centro il guadagno e il relativo contenimento dei costi a volte con comportamenti senza scrupoli da parte di chi ha l’onere di garantire la sicurezza sul lavoro”.
“Rilanciamo con forza – concludono Boccuzzi e Delle Noci – il pensiero della nostra segretaria generale, Annamaria Furlan, che la sicurezza sul lavoro è la vera emergenza nazionale che il nuovo governo deve affrontare con urgenza e provvedimenti straordinari”.